Mancato pagamento di contributi: per stoppare la prescrizione serve la prova materiale della domanda di condono
Necessario che l’INPS produca in giudizio l’originale della relativa domanda presentata dalla società datrice di lavoro

Va letteralmente messa sul tavolo la domanda di condono presentata dalla società che si ritrova a dover fronteggiare la richiesta avanzata dall’INPS in merito al prolungato mancato pagamento di contributi. Solo così, cioè con la materialità della documentazione relativa alla domanda di condono, è possibile accogliere la tesi sostenuta dall’istituto previdenziale e mirata a ritenere certificata l’interruzione della prescrizione dei contributi. I giudici precisano che per dimostrare l’avvenuta interruzione della prescrizione dei contributi per intervenuta richiesta di condono è necessario che l’INPS produca in giudizio l’originale della relativa domanda presentata dalla società datrice di lavoro. Smentita così la tesi secondo cui è sufficiente, invece, la copia dei versamenti effettuati dalla società tramite modello F24. I giudici chiariscono che nel caso preso in esame non risulta provata in atti l’esistenza delle domande di condono attribuite alla società, esistenza che non può desumersi dalle copie dei versamenti effettuati tramite modello F24. (Sentenza del 17 ottobre 2022 della Corte d’appello di Bari)