Lavoratori impiegati in un appalto pubblico: il contratto applicabile deciso in base alla prestazione indicata nel bando di gara

Accolta la richiesta avanzata da alcuni lavoratori e mirata ad ottenere il riconoscimento di un migliore contratto e delle relative differenze retributive

Lavoratori impiegati in un appalto pubblico: il contratto applicabile deciso in base alla prestazione indicata nel bando di gara

Il contratto collettivo applicabile ai lavoratori impiegati nel contesto di un appalto pubblico va individuato sulla base oggettiva della prestazione che è dedotta nel bando di gara.  Questo il paletto fissato dai giudici a chiusura dell’esame del ricorso presentato da alcuni lavoratori inquadrati come autisti di autobus e dipendenti di un consorzio che si è aggiudicato un appalto pubblico bandito da un Comune per la realizzazione del servizio di scuolabus sul territorio cittadino.  I giudici hanno ritenuto fondate le osservazioni proposte dai lavoratori e ne hanno riconosciuto il   diritto ad ottenere l’applicazione di un differente contratto collettivo rispetto a quello applicato dal consorzio che per questa ragione è stato condannato a provvedere a versare ai lavoratori le corrispondenti differenze retributive rispetto a quanto già loro dato come retribuzione.  I giudici chiariscono, richiamando il decreto legislativo numero 50 del 2016, che il contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile va individuato non sulla base dell’appartenenza del datore di lavoro a una certa categoria, bensì secondo un criterio oggettivo, tenendo conto della natura della prestazione oggetto della gara d’appalto. (Sentenza del 10 novembre 2022 del Tribunale di Tivoli)

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