Congedi al lavoratore padre di un bambino piccolo anche se la moglie è casalinga
I periodi di riposo sono riconosciuti al lavoratore dipendente padre di un minore di un anno nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente, e in questa categoria va inclusa anche la donna che svolge attività lavorativa in ambito familiare

Va riconosciuto il diritto del padre lavoratore a fruire di periodi di riposo per la cura del figlio anche se la madre del minore è casalinga. Questo il principio fissato dai giudici, chiamati a prendere in esame l’azione proposta da un assistente della Polizia di Stato, il quale ha chiesto l’annullamento del provvedimento di rigetto della sua istanza di fruizione dei riposi giornalieri nonché l’accertamento del suo diritto a fruirne sino al compimento di un anno di età della figlia. Il Ministero dell’Interno si è opposto all’istanza del poliziotto sottolineando che, nel caso specifico, la madre della bambina è casalinga, sicché il suo impegno esclusivo nell’attività domestica si può organizzare con la collaborazione del padre che è dipendente pubblico, quando questi non è al lavoro, con modalità tali da riservare uno spazio adeguato alle esigenze di cura diretta della bambina nel primo anno di vita. I giudici fanno chiarezza sancendo un principio ad hoc secondo cui la normativa, laddove prevede che i periodi di riposo sono riconosciuti al padre lavoratore dipendente del minore di un anno, nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente, intende riferirsi a qualsiasi categoria di lavoratrici non dipendenti, e quindi anche alla donna che svolge attività lavorativa in ambito familiare, senza che sia necessario, a tal fine, che ella sia impegnata in attività che la distolgono dalla cura del neonato, ovvero sia affetta da infermità. (Sentenza del 28 dicembre 2022 del Consiglio di Stato)