Sbarra su al casello e il casellante intasca i pedaggi pagati dagli automobilisti: legittimo il licenziamento

Impossibile, nonostante si sia trattato di un singolo episodio, mettere in discussione la gravità della condotta

Sbarra su al casello e il casellante intasca i pedaggi pagati dagli automobilisti: legittimo il licenziamento

Legittimo il licenziamento del casellante che in un’occasione è riuscito a tenere su la sbarra di cadenzamento dei veicoli, così da intascare l’importo dei pedaggi pagati dagli automobilisti, sottraendolo ovviamente alla società. Una volta accertato l’episodio contestato al lavoratore, i giudici ritengono sacrosanto il provvedimento adottato dalla datrice di lavoro, soprattutto tenendo conto del particolare grado di fiducia richiesto dalla specifica posizione del lavoratore, non suscettibile di controllo continuo e del fatto che egli maneggiava denaro e aveva rapporti con i clienti, nei cui confronti rappresentava l’azienda. Irrilevante, rispetto a tali elementi, il dato, sottolineato dalla difesa del lavoratore, della esiguità della somma sottratta e del fatto che si sia trattato di un singolo isolato episodio. Al contrario, la circostanza che il dipendente ha posto in essere artifici e raggiri per appropriarsi di denaro in danno del datore di lavoro riveste un elevato disvalore giuridico e sociale, tale da ledere in modo irrimediabile il vincolo fiduciario e rendere proporzionata la sanzione espulsiva. (Ordinanza 3813 del 7 febbraio 2022 della Cassazione)

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