Ripetute violazioni regolamentari compiute dall’operatore di sportello di Poste: legittimo il licenziamento
Palese, secondo i giudici, la gravità delle condotte tenute dal lavoratore violando scientemente le disposizioni aziendali

Legittimo il licenziamento del dipendente di Poste Italiane che come operatore di sportello ha compiuto ripetute e gravi violazioni regolamentari, consistite, tra l’altro, nell’avere effettuato una serie di operazioni senza attivare il sistema gestione code, nell’avere negoziato un assegno bancario nonostante le firme apposte sul titolo per la girata e per l’incasso fossero differenti dalla firma apposta sulla distinta di versamento e, infine, nell’avere effettuato 12 bonifici di indennità di disoccupazione con accredito in favore una persona che ha dichiarato di non avere mai ricevuto i suddetti bonifici pervenuti dall’INPS e ha disconosciuto le firme apposte a suo nome. Palese, secondo i giudici, la gravità delle violazioni contestate al lavoratore, poiché le reiterate condotte poste in essere in violazione delle disposizioni aziendali non sono state frutto di una mera imperizia ma sono state realizzate scientemente. È ritenuta irrilevante, invece, ai fini disciplinari, la richiesta di archiviazione avanzata in sede penale relativamente agli stessi episodi che hanno spinto la società ad optare per il licenziamento. (Sentenza 12746 del 21 aprile 2022 della Corte di Cassazione)