Prova non superata per il docente che non sa gestire gli studenti problematici
Legittima la decisione dell’istituto scolastico di interrompere il rapporto di lavoro

Legittimo l’allontanamento del docente che non sa gestire gli studenti problematici e non supera il periodo di prova. Decisive le valutazioni espresse dal tutor, dai dirigenti scolastici e dal comitato di valutazione. Inutile il riferimento fatto dal docente a un presunto nesso con i pettegolezzi e i giudizi negativi dei genitori degli studenti. Impossibile, sostenere, che la valutazione negativa negli anni di prova sia dipesa da una finalità discriminatoria, osservano i giudici, anche perché non vi sono elementi a sostegno della tesi portata avanti dal docente e relativa a un presunto collegamento fra le maldicenze ed i giudizi negativi manifestati a priori da alcuni genitori e la decisione dell’amministrazione di recedere dal rapporto. Per completare il quadro, poi, viene anche sottolineata la natura discrezionale del giudizio espresso dal datore di lavoro, che, in questa vicenda, non può essere messo in discussione, osservano i giudici, alla luce delle valutazioni positive espresse da alcuni allievi. Questo dato, difatti, non è sufficiente ad elidere le difficoltà e le criticità del docente evidenziate nelle relazioni, nelle quali il giudizio negativo era stato espresso non sul contenuto dell’attività didattica, bensì sulle capacità relazionali, che si erano rivelate carenti in tutti i casi in cui si trattava di affrontare e gestire situazioni o classi o alunni problematici. (Sentenza 7587 dell’8 marzo 2022 della Corte di Cassazione)