Prende con sé il figlio minore e lo porta all’estero: la condanna penale non basta per sospendere la responsabilità genitoriale

Necessario, secondo i giudici, valutare caso per caso la condotta tenuta dalla persona che ha sottratto il minore all’altro genitore

Prende con sé il figlio minore e lo porta all’estero: la condanna penale non basta per sospendere la responsabilità genitoriale

Prendere il figlio minore, sottrarlo all’altro genitore e portarlo con sé all’estero vale sicuramente una condanna, ma non può comportare automaticamente anche la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale. Su questo punto è netta la Cassazione, richiamando un chiaro pronunciamento della Corte Costituzionale. Va esclusa categoricamente l’automaticità dell’applicazione della pena accessoria, ossia la sospensione della responsabilità genitoriale, mentre invece è necessario, caso per caso, prendere in considerazione l’offensività della condotta, alla luce, ad esempio, dell’età del minore, del movente dell’azione. Ragionando in questa ottica, quindi, si può considerare acclarato che, in tema di sottrazione e trattenimento di minore all’estero, la pena accessoria della sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale non consegue automaticamente dalla condanna penale, ma richiede la valutazione ad hoc del giudice, il quale deve tenere conto anche dell’evoluzione successiva delle relazioni tra il minore e il genitore autore del reato. (Sentenza 45798 del 13 dicembre 2021 della Cassazione)

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