Pericolo non segnalato ma comunque visibile: colpevole anche la vittima della caduta

Risarcimento ridotto per la persona vittima di una caduta all’ingresso di un supermercato

Pericolo non segnalato ma comunque visibile: colpevole anche la vittima della caduta

Se manca la doverosa segnaletica del pericolo ma, allo stesso tempo, lo stato precario dei luoghi è visibile e prevedibile, allora è logico sancire la pari responsabilità della titolare della struttura – un supermercato – e della persona rimasta vittima di una brutta caduta. Risarcimento contenuto, quindi, per una donna che ha convenuto la società, proprietaria di un supermercato, per ottenere il ristoro dei danni, anche non patrimoniali, subiti a causa di una caduta occorsa all’ingresso della struttura commerciale e cagionata dalla pavimentazione ghiacciata e mal protetta da un’abnorme quantità di sale antigelo sparso senza segnalazioni. I giudici chiariscono che la mancanza di segnalazioni certifica la responsabilità della società, ma aggiungono poi che la prevedibilità della presenza di ghiaccio, attese le rigide temperature al momento dell’accaduto, nonché la visibilità del sale antigelo sparso massicciamente, impongono di ritenere accertato un paritario concorso colposo della vittima del capitombolo. (Ordinanza 21206 del 5 luglio 2022 della Corte di Cassazione)

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