Patologia inquadrabile come disabilità: per il comporto non vanno conteggiate le assenze dovute a tale condizione

Discriminatorio perciò il licenziamento deciso senza distinguere tra i giorni di assenza addebitati al lavoratore

Patologia inquadrabile come disabilità: per il comporto non vanno conteggiate le assenze dovute a tale condizione

Catalogabile come discriminatorio il licenziamento deciso dall’azienda per il superamento del cosiddetto periodo di comporto da parte del lavoratore, affetto da una condizione patologica inquadrabile come disabilità, se sono stati computati anche i giorni di assenza dovuti alla patologia. Il caso preso in esame dai giudici ha riguardato un uomo che, inquadrato come operaio, alla luce del contratto collettivo ‘Servizi di pulizia’, alle dipendenze di una società cooperativa, era stato licenziato per superamento del periodo di comporto e, contemporaneamente, era stato estrometto dalla compagine societaria. Per i giudici, però, va censurata la linea adottata dalla società, soprattutto tenendo presente le precarie condizioni di salute del lavoratore. In sostanza, la rigida applicazione della disciplina del contratto collettivo sul comporto ai lavoratori disabili produce una discriminazione indiretta, determinando di fatto una situazione di svantaggio per tali lavoratori nel momento in cui non opera, come nella vicenda in esame, distinzione tra le assenze dovute a malattia ordinaria e quelle imputabili alla patologia correlata alla disabilità. (Sentenza dell’1 dicembre 2022 della Corte d’appello di Milano)

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