Licenziato il dipendente che è in malattia ma lavora per un’altra azienda

La condotta tenuta dal lavoratore è idonea far venir meno la relazione di fiducia sottesa al rapporto di lavoro

Licenziato il dipendente che è in malattia ma lavora per un’altra azienda

Ineccepibile il licenziamento del dipendente che mentre risulta assente per malattia svolge attività lavorativa per un’altra azienda. Palese, secondo i giudici, la violazione, da parte del lavoratore, degli obblighi di lealtà e di fedeltà in relazione al rapido recupero delle capacità di svolgere la prestazione, senza dimenticare, poi, l’assenza dal domicilio durante le fasce di reperibilità. In sostanza, la condotta tenuta dal lavoratore è idonea a integrare una grave violazione degli obblighi contrattuali, tale da far venir meno la relazione di fiducia sottesa al rapporto di lavoro. Inequivocabile il quadro venuto alla luce: in costanza di assenza per malattia, il lavoratore ha svolto prestazioni presso un’altra ditta e si è dedicato ad altre attività fuori casa, anche durante le ore di reperibilità, senza dimostrare una urgente necessità di allontanarsi dal domicilio. Rilevante anche la constatazione che le prestazioni espletate durante l’assenza non si conciliano con la prescrizione di riposo e terapia farmacologica prescritta al lavoratore, colpito da una sindrome ansioso-depressiva. (Ordinanza 16208 del 19 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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