Insegnanti della religione cattolica: risarcimento per i troppi contratti a termine
Applicata la prospettiva tracciata a metà gennaio di quest’anno dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea

Riconosciuta un’indennità risarcitoria agli insegnanti della religione cattolica assunti nelle scuole italiane tramite reiterati contratti a termine. Decisivo per i giudici il riferimento alla decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea con cui, a metà gennaio di quest’anno, si è rilevato che il diritto dell’Unione Europea osta alla normativa nazionale che esclude gli insegnanti di religione cattolica delle scuole pubbliche dall’applicazione delle norme dirette a sanzionare il ricorso abusivo ad una successione di contratti a tempo determinato. Il giudice ha innanzitutto rilevato come nella legislazione interna non sia prevista la possibilità di assunzione mediante scorrimento di graduatoria. Allo stesso tempo, il giudice ha applicato una sanzione di tipo risarcitorio, utilizzando un criterio simile a quello previsto in materia di licenziamenti individuali, rapportando quindi la misura dell’indennità all’anzianità del lavoratore. (Sentenza del 25 maggio 2022 del Tribunale di Napoli)