E-mail fortemente critica ai vertici aziendali: legittimo il licenziamento del dirigente
Evidente la gravità della condotta, soprattutto alla luce del forte vincolo fiduciario con la società

Legittimo il licenziamento del dirigente che, in un’e-mail inviata ai vertici aziendali, esprime accuse gravi, parlando di fiducia e buonafede tradite e di comportamento inqualificabile. Già i giudici d’Appello avevano sottolineato la gravità del comportamento tenuto dal lavoratore, specificando che le esternazioni presenti nella missiva telematica, pur non integrando la giusta causa di licenziamento, consentivano comunque di ritenere configurata la nozione di giustificatezza della rottura del rapporto di lavoro, soprattutto alla luce del ruolo apicale ricoperto dal dirigente e della conseguente intensità del vincolo fiduciario con l’azienda. Identica posizione ha assunto anche la Cassazione, respingendo l’ipotesi della arbitrarietà del recesso, e ciò proprio alla luce della rilevanza del fatto in termini di turbamento del vincolo fiduciario, turbamento tanto più intenso quanto più elevato, sottolineano i giudici, il ruolo dirigenziale del dipendente. (Ordinanza 2246 del 26 gennaio 2022 della Cassazione)