Cane sulla carreggiata dell’autostrada, scontro con una vettura: risarcimento possibile per l’automobilista

All’ente gestore della strada tocca dimostrare di non avere potuto rendersi conto per tempo della presenza dell’animale

Cane sulla carreggiata dell’autostrada, scontro con una vettura: risarcimento possibile per l’automobilista

Possibile risarcimento per l’automobilista che in autostrada si è ritrovato davanti, all’improvviso, un cane e non è riuscito ad evitare l’impatto. Evidenti le colpe addebitabili all’Anas, poiché, osservano i giudici, non ci si può limitare a parlare di caso fortuito solo perché la situazione di pericolo, costituita dalla presenza dell’animale, non era stata segnalata all’ente prima dell’incidente. Accolta la tesi proposta dall’automobilista, secondo cui è illogico imporre ad un utente della strada che intenda ottenere il risarcimento dei danni, discendente da un sinistro causato dall’attraversamento della carreggiata da parte di un cane, di dover segnalare anticipatamente – ovvero prima del verificarsi del sinistro – la sussistenza del pericolo all’ente gestore della strada. Al contrario, tocca all’Anas dimostrare, osservano i giudici, che la rete di recinzione era stata danneggiata o divelta da un lasso di tempo così breve rispetto al verificarsi del sinistro, tale da rendere inesigibile un intervento riparatore, non avendo avuto la possibilità di averne contezza in tempo utile per eseguire l’intervento manutentivo. E sempre in questa ottica è ancora l’ente gestore a dover dimostrare che l’ingresso dell’animale in autostrada sia dipeso da fattore imprevedibile e inevitabile, come, ad esempio, la caduta da un mezzo in transito o l’abbandono in area di sosta. (Ordinanza 9610 del 24 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

news più recenti

Mostra di più...