Virus nella rete informatica aziendale, legittimo il controllo tecnologico del dipendente

Fondamentale però che il monitoraggio telematico riguardi dati acquisiti successivamente all’emersione del sospetto di illecito a carico del dipendente

Virus nella rete informatica aziendale, legittimo il controllo tecnologico del dipendente

Legittimo il controllo tecnologico sul dipendente che ha consentito a un virus di colpire la rete aziendale. Fondamentale però che il monitoraggio da parte del datore di lavoro riguardi esclusivamente dati acquisiti in una fase successiva all’emersione del sospetto a carico del lavoratore. A porre sotto accusa il lavoratore sono i grossi disagi della rete informatica aziendale, infettata da un virus. Rapide e accurate indagini tecnologiche consentono di risalire all’origine del problema: il virus è stato scaricato dal lavoratore tramite il computer assegnatogli dall’azienda e da lui utilizzato in modo improprio. Ma i controlli effettuati dall’azienda permettono anche di appurare che il dipendente ha utilizzato il proprio computer d’ufficio per visitare diversi siti web per ragioni esclusivamente private, senza alcuna connessione con le mansioni a lui affidate. E per l’azienda ciò è sufficiente per ritenere grave la condotta del lavoratore che, in sostanza, ha per lunghi periodi stoppato la propria prestazione per navigare on line a scopi personali. Lo spauracchio del licenziamento è concreto, a patto però che venga riconosciuta la legittimità dei dati acquisiti dall’azienda tramite il controllo tecnologico effettuato sul dipendente.

(Cass. civ., n. 25732/2021)  

news più recenti

Mostra di più...