Uso del computer, violate le regole di sicurezza dettate dall’azienda. Legittimo il licenziamento del lavoratore

Le modalità ed il numero di violazioni perpetrate alle procedure di sicurezza hanno minato gravemente la fiducia del datore di lavoro

Uso del computer, violate le regole di sicurezza dettate dall’azienda. Legittimo il licenziamento del lavoratore

Legittimo il licenziamento del lavoratore che non ha tenuto debitamente conto delle procedure indicate dall’azienda sulla sicurezza per l’utilizzo del personal computer. Nella vicenda in esame è emerso non solo che con il suo comportamento il lavoratore non ha tenuto conto del rispetto delle procedure indicate dall’azienda sulla sicurezza per l’utilizzo del personal computer e prescritte proprio al fine di evitare disservizi ed in particolare le minacce alla sicurezza provenienti dall’esterno, ma si è anche accertato che le modalità ed il numero di violazioni perpetrate dal lavoratore alle procedure di sicurezza hanno pregiudicato gravemente l’affidamento nella futura correttezza nell’adempimento della prestazione lavorativa e quindi la fiducia del datore di lavoro, vincolo, questo, necessario per la prosecuzione del rapporto di lavoro. In sostanza, il comportamento del dipendente assume, sia dal punto di vista oggettivo che soggettivo, quella connotazione di gravità tale da giustificare la sanzione del licenziamento per giusta causa, in quanto le modalità della condotta da lui tenuta rivelano come essa sia stata supportata da un elemento doloso, configuratosi nella volontaria mancata osservanza di quelle direttive impartite a monte dal datore di lavoro mediante le procedure di sicurezza dirette a prevenire gravi disservizi e minacce al sistema informatico. (Ordinanza 15218 del 12 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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