Urta contro la porta del centro commerciale e finisce a terra: niente risarcimento
Decisiva la mancanza di elementi concreti a sostegno del presunto malfunzionamento della porta

Niente risarcimento per la donna che è caduta dopo essere stata colpita violentemente dalla porta girevole automatica di un centro commerciale. Decisivi gli elementi probatori forniti dalla società proprietaria della struttura: nello specifico della vicenda in esame, difatti, è stata smentita la tesi, proposta dalla donna, secondo cui vi era stato un malfunzionamento della porta girevole. Molti dubbi sulla dinamica dell’episodio verificatosi nel settembre del 2012: la donna racconta di essere caduta a terra dopo essere stata colpita violentemente dalla porta girevole automatica del centro commerciale, e chiede alla società proprietaria della struttura, nonché responsabile della manutenzione degli impianti, quasi 40.000 euro come risarcimento. Per i giudici, però, la testimonianza fornita da una familiare della donna non consente di ricondurre la caduta a specifiche caratteristiche della porta, non consentendo quindi di chiarire se l’urto con la porta sia derivato dall’imprevedibile cattivo funzionamento della porta stessa, o se la donna, per una qualche ragione propria, sia andata a toccare la porta stessa, cadendo per l’urto. Esclusa, poi, anche l’ipotesi di un malfunzionamento della porta girevole, anche perché le problematiche di funzionamento ipotizzate dalla donna, se esistenti, avrebbero richiesto un intervento immediato e non dopo 3 mesi dal giorno dell’incidente. (Ordinanza 21512 del 7 luglio 2022 della Corte di Cassazione)