Turno domenicale e riposo compensativo ritardato: niente ristoro economico per il lavoratore

Respinta la richiesta avanzata da un vigile urbano e poggiata su una presunta usura psico-fisica dovuto ai turni di lavoro

Turno domenicale e riposo compensativo ritardato: niente ristoro economico per il lavoratore

Niente ristoro economico per il lavoratore – un vigile urbano, in questo caso – lamentatosi per obbligato ad essere in servizio anche nel settimo giorno, con conseguente slittamento del riposo compensativo. A sostegno di questa decisione la constatazione che sono state corrisposte al lavoratore le maggiorazioni contrattualmente spettanti in relazione all’articolazione dei turni su giorni festivi e al protrarsi del lavoro al settimo giorno con slittamento del riposo compensativo. Significativo, poi, anche il fatto che nella vicenda in esame il vigile urbano non abbia fornito alcuna prova in merito al danno alla salute da lui lamentato e da lui connesso all’eccessivo carico di lavoro consistito nel turno svolto nel settimo giorno. I giudici annotano che peraltro lo stesso lavoratore ha riconosciuto che. nella gestione della Polizia municipale a cui appartiene, in caso di attività lavorativa al settimo giorno, il riposto previsto non veniva effettuato alla scadenza delle trentasei ore settimanali ma alcuni giorno dopo il settimo giorno, senza possibilità di reintegro delle energie psico-fisiche spese dal lavoratore. (Sentenza 40208 del 15 dicembre 2021 della Cassazione)

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