Trasferta del dipendente pubblico per partecipare a un concorso interno: niente rimborso spese

I giudici sottolineano che la partecipazione alla selezione interna corrisponde ad un interesse del singolo lavoratore

Trasferta del dipendente pubblico per partecipare a un concorso interno: niente rimborso spese

Niente ‘rimborso spese’ per il dipendente pubblico che affronta una trasferta per prendere parte a un concorso interno dell’ente. Nello specifico, i giudici hanno respinto la richiesta avanzata da tre uomini nei confronti dell’INPS in veste di loro datore di lavoro. In ballo, in sostanza, il pagamento delle somme specificamente indicate dai tre lavoratori, pagamento chiesto come rimborso delle spese da loro sostenute in occasione della partecipazione alle prove di una selezione interna. I giudici accolgono le obiezioni proposte dall’istituto previdenziale e chiariscono che le spese di vitto, alloggio e viaggio, corrispondendo la partecipazione alla selezione interna ad un interesse del singolo lavoratore, debbono essere rimborsate dalla parte datoriale solo in presenza di una espressa previsione in tal senso. E in questa ottica l’evoluzione normativa ha portato, in un primo momento, al riconoscimento del solo diritto alla indennità di trasferta – poi cancellata –, escludendo, invece, il rimborso delle spese. (Ordinanza 16421 del 20 maggio 2022 della Corte di Cassazione)  

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