Società partecipata comunale estinta: i dipendenti non possono essere assorbiti dal Comune
Decisiva la sottolineatura che l’organizzazione delle partecipate è distinta rispetto a quella dell’ente locale che le ha istituite, avendo esse personalità giuridica e non una mera autonomia gestionale

Le società partecipate comunali sono dotate di personalità giuridica e non possono essere considerate quali mere articolazioni organizzative dell’ente locale. Ciò comporta che, in caso di estinzione della società partecipata comunale, i relativi dipendenti non possono essere assorbiti dal Comune. A sollevare il caso, preso in esame dalla Corte dei Conti, è il sindaco di un Comune, chiedendo un parere circa la possibilità di assorbimento, da parte dell’ente locale da lui guidato, dei dipendenti di una società partecipata dal Comune e destinata all’estinzione. Dalla Corte dei Conti rilevano, preliminarmente, che l’organizzazione delle partecipate è distinta rispetto a quella dell’ente locale che le ha istituite, avendo esse personalità giuridica e non una mera autonomia gestionale. In altri termini, la personalità giuridica costituisce uno schermo che distingue l’organizzazione della partecipata da quella dell’ente locale, con la conseguenza che il personale dipendente della società non può essere assimilato a quello del Comune. Ne consegue che, in linea generale, al Comune è preclusa la possibilità di assorbire nella propria pianta organica i dipendenti della partecipata ormai estinta. (Deliberazione del 9 agosto 2022 della sezione di controllo per la regione siciliana della Corte dei Conti)