Confermato il compenso minimal per il legale. Le attività svolte non implicano un’attività di consulenza stragiudiziale inclusiva dello studio della causa
Compenso minimal – solo 150 euro – per l’avvocato che si è limitato alla ricerca del fascicolo processuale relativo alla omologa della separazione del coniuge della cliente – il cui decreto era stato smarrito ed era irreperibile – e alla proposizione di un’istanza di ricostruzione rimasta infruttuosa. Impossibile, secondo i giudici, desumere da tali elementi l’esistenza di un’attività di consulenza stragiudiziale dell’avvocato in favore della cliente. Respinta la tesi proposta dall’avvocato e mirata a sostenere che proprio la ricerca del fascicolo, il rilascio della procura e la presentazione dell’istanza di ricostruzione sono elementi sufficienti a presupporre egli abbia effettuato anche uno studio della controversia e una prestazione di consulenza stragiudiziale. Respinta, quindi, la sua richiesta di compenso, nonostante l’avvocato abbia anche sostenuto che lo svolgimento del mandato professionale è pienamente dimostrato dal parere del Consiglio dell’Ordine. Per i giudici non vi sono dubbi: le prestazioni svolte dall’avvocato non implicano affatto lo svolgimento di un’attività di consulenza stragiudiziale inclusiva dello studio della causa. (Ordinanza 41658 del 27 dicembre 2021 della Cassazione)