Organizzazione di lavoratori: discriminatorio il limite di età per l’eleggibilità alla carica di segretario generale

Possibile parlare di discriminazione a fronte del limite di età previsto dallo statuto di un’organizzazione di lavoratori per l’eleggibilità alla carica di segretario generale. Irrilevanti, in questa ottica, sia la natura politica di tale carica sia il metodo di assunzione, ossia la procedura elettiva. Ad essere preso in esame è il caso di una donna che a 30 anni è diventata rappresentante sindacale da una divisione locale e che quindici anni dopo è stata eletta segretaria generale, assumendo su di sé una funzione politica, fondata però sulla fiducia e capace di includere taluni elementi caratteristici di un’attività lavorativa. La donna era assunta a tempo pieno, difatti, percepiva una retribuzione mensile e rientrava nell’ambito di applicazione della legge sui congedi retribuiti. Ella è stata rieletta ogni quattro anni e ha ricoperto l’incarico di segretaria generale della federazione fino al novembre del 2011, quando, raggiunta l’età di 63 anni, ha superato il limite di età previsto dallo statuto per presentarsi alle elezioni per la carica di segretario generale programmate nello stesso anno. I giudici chiariscono che il limite di età previsto dallo statuto di un’organizzazione di lavoratori per l’eleggibilità alla carica di segretario generale rientra nell’ambito di applicazione della direttiva antidiscriminazione. (Sentenza del 2 giugno 2022 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)