Niente distacco sindacale per il componente della sigla non rappresentativa
Impossibile per il lavoratore recuperare giornate di ferie e permessi utilizzati per l’attività sindacale

A fronte della disciplina che riserva l’esercizio delle prerogative sindacali a quelli rappresentativi, il sindacato non rappresentativo non ha dritto a fruire anche dei distacchi sindacali. Ciò significa che l’esercizio dell’attività da parte del rappresentante di una di tali sigle non rappresentative, per quanto non preclusa, implica, ove svolta in coincidenza con l’impegno lavorativo, l’utilizzo a tal fine di periodi di esonero dalla prestazione lavorativa previsti dalla medesima disciplina contrattuale a livello individuale. Inutile l’azione giudiziaria proposta da un dipendente dell’Agenzia delle Entrate e mirata a contestare il provvedimento con cui gli è stato revocato il distacco sindacale riconosciutogli in origine. In sostanza, egli ha potuto svolgere attività sindacale, però, precisano i giudici, utilizzando giorni di ferie e giorni di permesso, come riconosciuto dal datore di lavoro, e non usufruendo del permesso apposito. Decisiva la constatazione del difetto di rappresentatività dell’organizzazione sindacale di appartenenza del lavoratore, che quindi non può recuperare le giornate di ferie e i permessi volontariamente impiegati per l’esercizio dell’attività sindacale. (Sentenza 7254 del 4 marzo 2022 della Cassazione)