Moglie disabile: niente esonero dal servizio notturno per il marito se l’handicap non è grave
Chiarimenti alla luce dei paletti fissati dalla Legge 104 per i lavoratori che hanno a carico persone con disabilità

Niente esonero dal servizio notturno per l’esponente della Polizia di Stato che ha fatto presente la necessità di dover prestare assistenza alla moglie, riconosciuta portatrice di handicap. Ciò perché è necessario che la condizione di disabilità del familiare del lavoratore sia grave. I giudici, chiamati ad esaminare la delicata vicenda, hanno chiarito che il riferimento ai lavoratori che hanno a carico persone con disabilità, ai sensi della Legge 104 del 1992, in relazione ad una delle categorie cui spetta la facoltà di essere esonerata dai servizi notturni, non può essere ricondotto alla sola definizione di portatore di handicap, ma va riportato all’intero sistema delle tutele indirette del disabile, con la finalità di rafforzare le possibilità di aiuto da parte dei familiari, lato sensu intesi. E il mancato riferimento esplicito al requisito della gravità della situazione dell’assistito, al contrario menzionata dalla normativa con riferimento al caso in cui il parente sia anche il genitore di minore disabile, si giustifica in ragione del difetto di coordinamento tra normative stratificate in materia di lavoro notturno, da un lato, con continuo rimodellamento dell’istituto per adeguarlo alle indicazioni rivenienti dalle numerose pronunce della Corte Costituzionale, e tutela della genitorialità e della disabilità, dall’altro, che ha finito per innestare la prima (anche) nella disciplina della seconda. La compresenza, con riferimento alla disabilità lato sensu intesa, di diverse dizioni a livello nazionale, comunitario e internazionale (persona non autosufficiente, portatore di handicap, invalido e inabile), astrattamente anche applicabili contemporaneamente al medesimo soggetto, in assenza di una esplicita dizione testuale in tal senso, non consente di operare ad ogni fine una sovrapposizione in termini giuridici della nozione di disabile a quella di persona con handicap anche lieve indicata dalla Legge 104 del 1992. (Sentenza 8798 del 17 ottobre 2022 del Consiglio di Stato)