Licenziato il bidello che anni prima ha patteggiato una condanna per droga

Legittima la posizione assunta dal Ministero dell’Istruzione. Confermata la decadenza dalle graduatorie provinciali che hanno portato l’uomo ad ottenere un contratto a tempo indeterminato

Licenziato il bidello che anni prima ha patteggiato una condanna per droga

Messo alla porta il bidello, assunto a tempo indeterminato, che dieci anni prima ha patteggiato una condanna per droga. Per i giudici è legittima, e va confermata, la sua decadenza dalle graduatorie permanenti provinciali, con conseguente risoluzione del rapporto di lavoro. Nessuna censura possibile, quindi, per la posizione assunta dal Ministero dell’Istruzione, dall’Ufficio scolastico regionale e dalla scuola, i quali hanno dichiarato il collaboratore scolastico decaduto dalle graduatorie permanenti provinciali che gli avevano fruttato l’assunzione a tempo indeterminato. Inutile la sottolineatura fatta dall’uomo in merito al dettaglio che la pena patteggiata era già stata estinta al momento della pubblicazione del bando per l’inserimento in graduatoria e che per tale motivo egli non l’aveva indicata nella domanda. Inutile anche la spiegazione, da parte sua, di avere scelto il patteggiamento, all’udienza preliminare, quando era in carcere già da sette mesi, avendolo visto come la via più immediata per abbandonare Io stato detentivo. I giudici richiamano la normativa a cui faceva riferimento il bando che aveva portato all’assunzione dell’uomo e osservano che da essa emerge chiaramente che non possono partecipare alla procedura coloro che hanno riportato condanna, anche non definitiva, per un delitto concernente la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti e coloro che, per Io stesso fatto, sono stati condannati con sentenza definitiva o con sentenza di primo grado, confermata in appello, ad una pena non inferiore a due anni di reclusione. (Sentenza 8631 del 16 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

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