Lavoro precario per la madre: va rivaluto l’assegno di mantenimento che il padre deve versare al figlio

Legittima anche la suddivisione alla pari delle spese straordinarie per il figlio, inclusa quella relativa all’acquisto di un motorino

Lavoro precario per la madre: va rivaluto l’assegno di mantenimento che il padre deve versare al figlio

Sacrosanta la rivalutazione dell’assegno mensile di mantenimento – da 400.000 lire a 400 euro – per il figlio maggiorenne ma non autosufficiente economicamente, a patto, però, che, rispetto alla situazione esistente al momento cui i genitori avevano convenuto il contributo, si sia determinata una situazione di squilibrio dei valori reddituali e patrimoniali. Nello specifico della vicenda presa in esame dai giudici si è appurato che la madre svolge un’attività precaria per sole sei ore la settimana, mentre il padre è imprenditore agricolo e proprietario di numerosi terreni, e con un reddito dichiarato da ritenersi inverosimile, posto che il relativo valore risulta addirittura inferiore alla somma che l’uomo ha provveduto a erogare, per il mantenimento del figlio, in esecuzione dell’accordo a suo tempo concluso tra i genitori. Legittima anche la decisione con cui si stabilisce che il 50% delle spese straordinarie relative al mantenimento del figlio gravino sul padre, includendo anche la somma impiegata dalla madre per l’acquisito del motorino messo a disposizione del figlio. Su questo punto i giudici ritengono irrilevante la natura voluttuaria dell’esborso, mentre un ostacolo al rimborso – in favore della donna – potrebbe semmai individuarsi nell’incompatibilità della spesa con il tenore di vita della famiglia. (Ordinanza 15247 del 12 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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