Lavoratori in nero e irregolari nel laboratorio tessile: condanna per il titolare

Riconosciuto il reato di sfruttamento di manodopera clandestina. Accertate anche gravi violazioni in materia di sicurezza

Lavoratori in nero e irregolari nel laboratorio tessile: condanna per il titolare

Legittimo parlare di sfruttamento di manodopera clandestina a fronte dell’impiego di lavoratori in nero e per giunta irregolari. Esemplare la sanzione penale per un uomo – di nazionalità cinese – titolare di un laboratorio tessile in Lombardia. I Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro hanno arrestato l’uomo e gli hanno contestato il reato di sfruttamento della manodopera clandestina. Dopo la convalida dell’arresto, è stato celebrato il processo, con il rito direttissimo, e l’uomo ha scelto il patteggiamento, con conseguente applicazione di una pena ridotta di 1/3, pari a 14 mesi di reclusione e al pagamento di una sanzione di 4.000 euro (pena sospesa) nonché al pagamento della sanzione accessoria di 14.384 euro. Inequivocabile l’accertamento compiuto dall’Ispettorato territoriale del lavoro e dai Carabinieri: il titolare del laboratorio è stato sorpreso a impiegare in totale 27 lavoratori, 16 dei quali in nero. E 8 dei 16 irregolari, peraltro, sono risultati anche privi del permesso di soggiorno. A seguito delle violazioni riscontrate, inoltre, nei confronti dell’azienda è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, non solo per l’occupazione di lavoratori senza regolare assunzione ma anche per gravi violazioni in materia di sicurezza, cioè omessa redazione del Documento valutazione rischi e del piano di evacuazione antincendio. (Comunicato del 27 luglio 2022 dell’Ispettorato nazionale del lavoro)

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