Isolata e mortificata prima di essere messa alla porta: licenziamento ritorsivo

Vittoria per una lavoratrice, che salva il proprio impiego. Inequivocabili le condotte tenute dalla datrice di lavoro

Isolata e mortificata prima di essere messa alla porta: licenziamento ritorsivo

Dipendente isolata e mortificata dalla datrice di lavoro. Inevitabile catalogare come ritorsivo il licenziamento adottato nei suoi confronti, licenziamento annullato di conseguenza. Fondamentali, nella vicenda in esame, le dichiarazioni rese da diversi testimoni, concordi nel certificare gli inequivocabili atteggiamenti tenuti dalla datrice di lavoro, atteggiamenti che miravano all’isolamento e alla mortificazione della lavoratrice, appena reintegrata grazie alla decisione con cui il giudice aveva dichiarato nullo il termine apposto all’originario contratto di lavoro. A mo’ di esempio i giudici riportano tre circostanze: alla lavoratrice era stato imposto il divieto di avere gratuitamente acqua da bere durante la giornata lavorativa – a differenza degli altri dipendenti – e l’obbligo di acquistarla e di comprovare l’acquisto col relativo scontrino; ella non era poi stata inserita nel ‘piano ferie’ dell’anno in cui poi ad ella fu consegnata la lettera di licenziamento, centrata su un presunto calo degli utili della struttura; infine, agli altri dipendenti era stato chiesto di non dare confidenza alla lavoratrice e di non invitarla a prendere il caffè. (Sentenza del 15 novembre 2021 del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere)

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