Immobile danneggiato dalle infiltrazioni provenienti dal pozzetto posizionato sotto il marciapiede comunale: nessuna colpa dell’ente locale

I giudici sottolineano che per il Comune la custodia della rete fognaria si arresta nel punto di innesto della rete privata

Immobile danneggiato dalle infiltrazioni provenienti dal pozzetto posizionato sotto il marciapiede comunale: nessuna colpa dell’ente locale

Nessun addebito a carico del Comune se le infiltrazioni che hanno danneggiato l’appartamento di proprietà di una coppia sono state originate dal pozzetto realizzato dall’uomo al di sotto del marciapiede comune, evidentemente per mancanza di spazio utile nella proprietà privata. I giudici chiariscono, in premessa, che la custodia della rete fognaria si arresta, per il Comune, nel punto di innesto della rete privata. Decisivo, quindi, nella vicenda in esame, il riferimento al pozzetto realizzato dal proprietario dell’immobile. E in questo quadro la circostanza che il marciapiede è, ovviamente, di proprietà comunale non serve, chiariscono i giudici, ad attribuire all’ente pubblico la proprietà della sottostante tubazione o rete – il pozzetto, in questo caso – di proprietà privata. A fronte di questi elementi, quindi, è palese l’errore compiuto dai proprietari dell’appartamento, i quali non sono riusciti a dimostrare l’esistenza del presupposto fondamentale per invocare la responsabilità del Comune a titolo di custodia, e cioè l’appartenenza all’ente pubblico del tratto di tubazione da cui sono derivati i danni all’immobile. (Ordinanza 19281 dell’15 giugno 2022 della Corte di Cassazione)

news più recenti

Mostra di più...