Estrattore di fumi sulla canna fumaria: colpevole il titolare del ristorante per i rumori eccessivi
Accolta la richiesta di risarcimento avanzata dai proprietari e dai possessori di una casa

Colpevole il titolare del ristorante che nell’utilizzare una canna fumaria vi ha installato un estrattore di fumi munito di motore e perciò in grado di causare rumori difficilmente tollerabili. Legittima, quindi, l’azione giudiziaria, nel caso specifico, proposta da proprietari e possessori di una casa e rivolta contro il titolare del ristorante ubicato sul lato opposto al loro immobile. Essi hanno premesso che l’attività di ristorazione utilizza una canna fumaria che, dopo aver attraversato l’intera facciata dell’immobile, sfocia sul tetto e, più esattamente, sullo spiovente collocato sopra la loro camera da letto, e hanno poi aggiunto che il titolare del ristorante ha installato sulla parte terminale della canna fumaria un estrattore di fumi, munito di motore, al fine di consentire ai fumi e ai vapori prodotti dalla cucina del ristorante di disperdersi nell’aria. Proprio l’estrattore ha causato, secondo proprietari e possessori della casa, rumori intollerabili, come certificato anche dall’‘Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente’. Per i giudici non vi sono dubbi: è palese l’esistenza di immissioni di rumore oltre la soglia della normale tollerabilità. Di conseguenza, il titolare del ristorante è tenuto a far cessare immediatamente le immissioni rumorose, oppure a ricondurle entro i limiti consentiti dalla normativa, e a risarcire i danni morali patiti dai proprietari e dai possessori della casa. (Sentenza del 6 ottobre 2022 del Tribunale di Latina)