È truffa contrattuale omettere la condanna penale per ottenere il ruolo di docente

Evidente come la bugia messa nero su bianco abbia spinto l’istituto scolastico a firmare il contratto a tempo determinato

È truffa contrattuale omettere la condanna penale per ottenere il ruolo di docente

Assunzione del docente viziata da una falsa dichiarazione: legittima la sua condanna. Ciò alla luce della consapevolezza della condotta, come emerso dalla ricostruzione della vicenda. Si è appurato difatti che l’uomo ha ottenuto un incarico a tempo determinato quale docente presso un istituto scolastico dopo avere falsamente autocertificato di non essere a conoscenza di procedimenti penali a suo carico, mentre invece egli si è scoperto dopo l’assegnazione dell’incarico che aveva riportato condanna in primo grado per abusi su un minorenne. A inchiodare l’uomo è la evidente consapevolezza della circostanza occultata in occasione della presentazione dell’autocertificazione. Decisivo poi il fatto che egli sia stato assunto presso l’istituto scolastico proprio grazie alla bugia messa nero su bianco. Sacrosanto, quindi, addebitare all’uomo non solo il reato di falso ma anche quello di truffa contrattuale, poiché egli ha volutamente tratto in inganno l’istituto scolastico inducendolo a inserirlo come docente a tempo terminato (Sentenza 23 del 4 gennaio 2022 della Cassazione)

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