Dirigente medico no vax: illegittima la sospensione

Da censurare la condotta dell’Azienda sanitaria, che non ha approfondito il tema della possibile ricollocazione del dipendente

Dirigente medico no vax: illegittima la sospensione

Illegittimo il provvedimento di sospensione del dirigente medico non vaccinato contro il COVID-19 se l’Azienda sanitaria ha la possibilità di ricollocarlo, consentendogli di lavorare senza avere contatti diretti con l’utenza. I giudici, chiamati ad esaminare l’ennesimo caso riguardante un medico no vax, osservano che è stato il legislatore a prevedere la possibilità che un lavoratore che opera in strutture sanitarie possa essere adibito a mansioni, anche inferiori, riconoscendo in astratto l’esistenza di posizioni che escludono contatti interpersonali con soggetti fragili o comportanti, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio. Nello specifico caso preso in esame, si è appurato che la lavoratrice ha rappresentato l’esistenza di posizioni che non prevedono il contatto con gli utenti, mentre l’Azienda sanitaria si è limitata a sottolineare che all’ingresso degli uffici viene rilevata la Certificazione Verde che però, quanto meno all’epoca dei fatti, non implicava necessariamente, osservano i giudici, l’effettuazione della vaccinazione, potendo essa essere rilasciata anche in caso di guarigione da malattia o in seguito a tampone molecolare o antigenico. In sostanza, l’Azienda sanitaria non ha compiutamente analizzato le posizioni presenti in organico ed indicate dalla lavoratrice e ha così violato l’obbligo di reimpiego della dipendente no vax. (Sentenza del 31 marzo 2022 del Tribunale di Benevento)

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