Contraffatte le firme di due clienti: licenziato il dipendente di ‘Poste’

Legittimo il provvedimento adottato dall’azienda. Grave il comportamento tenuto dal lavoratore

Contraffatte le firme di due clienti: licenziato il dipendente di ‘Poste’

Sacrosanto il licenziamento per il dipendente di ‘Poste Italiane’ che, inquadrato come ‘specialista finanziario’, ha apposto le firme contraffatte di due clienti – dipendenti anch’essi di ‘Poste’, per giunta – nel corso di alcune operazioni concernenti la revoca della richiesta di finanziamento del quinto dello stipendio e la sottoscrizione di quote di fondi di investimento ‘Banco Posta’. Anche per i giudici di Cassazione, come già per i giudici di merito, è evidente la gravità della condotta tenuta dal dipendente, condotta non solo trasgressiva dei doveri di correttezza inerenti all’obbligazione lavorativa ma anche sufficiente a ritenere acclarato un atteggiamento spregiudicato del lavoratore, atteggiamento posto in essere in deliberata violazione delle regole che governano e strutturano il rapporto di lavoro e, soprattutto, in consapevole rottura del fondamentale rapporto di fiducia che deve esistere sia con la parte datoriale che con la clientela.

(Cass. civ., ord. n. 26710/2021)

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