Caduta lungo il viale condominiale: niente risarcimento per la condomina

Fatale alla persona danneggiata la consapevolezza dello stato del luogo ove è avvenuto l’incidente

Caduta lungo il viale condominiale: niente risarcimento per la condomina

Niente risarcimento per la persona che abita nell’immobile e finisce rovinosamente a terra, mentre percorre il tratto tra il portone dello stabile e la pubblica via, a causa di un provvisorio e malfatto rappezzo sulla pavimentazione. Decisiva, secondo i giudici, la constatazione che la persona conosceva bene il luogo. Di conseguenza, poiché la caduta è avvenuta in piena luce, è addebitabile alla persona danneggiata la responsabilità, avendo ella non prestato adeguata attenzione durante la sua camminata verso la pubblica via. Inutile l’azione giudiziaria proposta dalla condomina, la quale ha riportato una frattura a un braccio, a seguito dell’incidente, e ha chiesto al condominio circa 30.000 euro a titolo di risarcimento. Per i giudici è logico attribuire alla persona danneggiata la colpa di non avere tenuto un comportamento prudente e cauto. A rendere evidente tale colpa è la consapevolezza dello stato dei luoghi, oggetto di alcuni lavori di ristrutturazione, e della presenza del provvisorio rattoppo sulla pavimentazione del viale del condominio. (Ordinanza 39077 del 9 dicembre 2021 della Cassazione)

news più recenti

Mostra di più...