Cade in bici a causa di una buca non visibile: la Provincia risarcisce i danni
Inutile per l’ente ipotizzare un concorso di colpa del ciclista: la buca non era visibile e quindi nessuna imprudenza può essere rimproverata all’uomo che nella caduta ha subito la rottura del gomito

Un uomo subiva un incidente mentre, in sella alla sua bicicletta, percorreva una strada provinciale nel Comune di Modica. Alla fine di una curva, infatti, c’era una buca non visibile, nella quale il ciclista è caduto riportando la frattura del gomito sinistro, lesione che ha reso poi necessario un intervento chirurgico.
L’uomo citava in giudizio il Consorzio che aveva in affidamento la manutenzione della strada da parte della Provincia. Il Consorzio però negava la propria responsabilità, ritenendo che la legittimazione a partecipare al processo era della Provincia.
Il Tribunale ha ritenuto responsabile la Provincia, condannandola al risarcimento di oltre 11mila euro. La decisione veniva confermata anche in appello. La pronuncia è stata quindi impugnata in Cassazione, senza però avere successo.
La Corte sottolinea infatti che, tenendo conto del verbale dell’incidente, il fatto si è verificato proprio nella zona in cui la Provincia aveva l'obbligo di custodia a suo carico. La Provincia invoca l'errore circa l'esatta ubicazione del luogo del sinistro e la diversità tra l'area presa in carico e quella in cui è avvenuta l'incidente, ma tale profilo non è denunciabile in sede di cassazione.
Inammissibile è anche l’ulteriore motivo di ricorso che mira sostanzialmente a proporre una diversa rilettura dei fatti, addossando la colpa del fatto al ciclista. Secondo la Provincia, la sentenza impugnata non ha tenuto conto della circostanza che, trattandosi di un tratto di strada con scarsa visibilità e in discesa, come emerso dalle testimonianze, il ciclista avrebbe dovuto essere più prudente e in particolare avrebbe dovuto limitare la velocità in prossimità della curva, tenendo la destra della carreggiata in modo da poter evitare la caduta.
La prospettazione si rivela, come detto, inammissibile in quanto correttamente i giudici hanno escluso qualunque imprudenza nel comportamento del ciclista, posto che la buca non era visibile.
Rigettando così tutte le censure, la Corte di legittimità conferma il diritto dell’uomo ad ottenere il risarcimento da parte della Provincia (Cass. civ., sez. III, ord., 10 maggio 2024, n. 12861).