Cade a causa di un tombino: la conoscenza del luogo le costa il risarcimento

Nessuna colpa del Comune. Evidente la decisiva disattenzione compiuta dalla persona danneggiata

Cade a causa di un tombino: la conoscenza del luogo le costa il risarcimento

Niente ristoro economico per la persona che a causa della propria scarsa soglia di attenzione è caduta rovinosamente a terra, inciampando, mentre si apprestava ad attraversare la strada, a causa di un tombino stradale non assicurato a terra e circondato da asfalto disconnesso. Inutile l’azione risarcitoria proposta contro il Comune. A inchiodare la vittima del capitombolo sono soprattutto due dettagli: la buona illuminazione, in occasione dell’incidente, e il fatto che ella fosse ben consapevole delle condizioni di quel luogo, avendo in gestione proprio lì una tabaccheria. Per i giudici è palese la disattenzione della persona danneggiata. Ciò alla luce anche della documentazione fotografica, da cui emerge in modo chiaro la pericolosità del tratto di strada ove la persona stava attraversando, peraltro lontana dalle strisce pedonali. In sostanza, essendo visibile a occhio nudo la precaria condizione di quel tratto di strada, alla persona danneggiata sarebbe basato porre attenzione a dove e come metteva i piedi per evitare la caduta. (Ordinanza 724 del 12 gennaio 2022 della Cassazione)

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